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mercoledì 23 settembre 2015

DA CAGLIARI A COSTA REY



Partendo da Cagliari, a circa 8 Km., si trova Quartu S. Elena, grosso centro urbano dopo Cagliari, centro di attività industriali, artigianali e commerciali. 
La sua area si estende per circa trenta chilometri lungo la costa fino a Geremeas e finisce alle pendici dei Sette Fratelli, nel suo territorio tra Cagliari e Quartu S. Elena, si trova Il parco naturale regionale di Molentargius – le Saline, istituito con legge regionale.(Is molentargius erano i conduttori di asini che caricavano il sale)
È una delle più importanti aree umide d'Europa ed è riconosciuto negli elenchi ufficiali delle aree umide da sottoporre a tutela. Sempre nel territorio di Quartu sono presenti ben diciotto nuraghi, i più rilevanti sono: il Nuraghe Janna, oggi noto come nuraghe Diana, ed il Nuraghe Forti Becciu. , inoltre troviamo numerose stazioni neolitiche perfino dentro il perimetro della città, ed alcuni imponenti sepolcreti di epoca romana (I a.C. .IV d.C.), insediamenti e notevoli ville, sulla costa e nell'agro, di ricchi commercianti e funzionari romani.
Numerosi gli edifici religiosi a cominciare dalla chiesa patronale di Sant’ Elena, divenuta basilica, dove si raccoglie al suo interno gran parte del patrimonio pittorico su tela e su tavola, arredi lignei e marmorei. Citiamo ancora la chiesa di S. Agata del XII secolo, la chiesa di S. Pietro di Ponte, all’interno dell'area cimiteriale, risalente alla fine del XIII secolo, la chiesa di S. Maria di Cepola, quella di S. Efisio, la chiesa di S. Benedetto del XV secolo e quella francescana di S. Antonio. 

Tra le chiese campestri citiamo: S.Andrea, in omonima località, di struttura rustica seicentesca, la splendida chiesa campestre di N.S. di Buon Cammino, con l'architrave d'ingresso di età tardo bizantina. Di grande importanza, infine, i resti della chiesa bizantina di Santu Miali (S. Michele), presso Is Mortorius, a doppia abside, e la chiesa ormai sconsacrata di S. Forzorio. 
La sua spiaggia è il proseguimento di quella cagliaritana del Poetto.
Di notevole interesse naturalistico lo Stagno di Molentargius e, in esso, l'ambiente del Bellarosa Minore, sede tutto l'anno di numerose rare specie di uccelli acquatici (fenicotteri, germani reali, avocette, cavalieri d’Italia, ecc.).

Superando Quartu S. Elena, in direzione est, si snoda la strada panoramica che porta a Villasimius, circa 40 Km di strada molto tortuosa e trafficata particolarmente d’estate, che costeggia un litorale ricco di piccole e grandi insenature che rendono il viaggio estremamente piacevole. 

Lungo il tragitto incontriamo la Marina di Capitana, dotata di porto turistico, proseguendo, troviamo Cala Regina, Mare Pintau (cosi chiamato per i suoi colori che sembrano dipinti), Kal’e Moru, Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas e poi si arriva a Villasimius, da piccolo centro di pescatori, negli anni ha avuto un vero e proprio boom turistico.
L’ incomparabile bellezza delle coste ha infatti sopperito all'iniziale carenza di strutture attrezzate. Dotata di un confortevole porticciolo turistico Villasimius è diventata in breve tempo una località che attrae ogni anno una quantità sempre maggiore di turisti.
Le sue spiagge sono famose in tutta l’isola, com'è famosa la pescosità del mare intorno all’isola dei Cavoli ed a quella di Serpentara che richiama i sub più esigenti ed esperti. La ricettività alberghiera ha ormai raggiunto un livello di eccellenza. Al centro del paese troviamo la Casa Comunale nel cui interno vengono esposte opere d’arte moderna. Nel territorio di Villasimius si possono trovare resti di torri e fortificazione, un tempo sistema difensivo costiero, come la torre di Capo Boi e la fortezza Vecchia. 
Di grande fascino sono le spiagge che si trovano nelle vicinanze, tra le quali: Porto Sa Ruxi,Campus, Campulongu, la spiaggia del Riso, Porto Giunco-Notteri, Capo Carbonara, spiaggia del Simius e Punta Molentis. Queste spiagge appartengono all’area Marina Protetta di Capo Carbonara, istituita nel 1998. Lasciando Villasimius proseguiamo per Castiadas, piccolo paese formato da vari borghi agricoli, interessata da una vasta opera di bonifica, dovuta in parte ai detenuti della colonia penale, soppressa nel 1953, che diede l’avvio a un promettente futuro agricolo e pastorale della zona. Il centro del paese, è di origine antica, come confermano i numerosi ritrovamenti di epoca prenuragica e nuragica. Notevole l’edificio dell’ex Colonia
Penale dell’800 con pietre a vista. Interessanti i dintorni di Castiadas sia dal punto di vista montano che costiero, Come, la foresta S’Acqua Callenti e quella di Minni Minni dove oltre alla ricchezza del bosco si possono ammirare bellissimi panorami.


Note le sue bellissime spiagge, la zona denominata “Costa Rey”, comprende numerose spiagge tra le quali: la spiaggia di S. Giusta dove si può ammirare il maestoso Scoglio di Peppino, che segna il confine tra il comune di Castiadas e il comune di Muravera, Cala Sant’Elmo, Cala di Sinzias, Cala Pira dove si può ammirare la torre del ‘600. Nell’entroterra è possibile visitare il nuraghe Sa Domu de S’Orcu e il complesso megalitico di Piscina Rei, con i suoi 53 menhir


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